La Via dei Camini è stata aperta dal basso da Gigi Mario e G. Shanzer nel 1995. E’ la prima via aperta alla Montagna Spaccata ed il grado assegnato è 4c. Oggi è spesso utilizzata solamente per le calate in corda doppia per accedere alle altre vie, in quanto presenta protezioni molto distanti e, nei giorni più affollati, ci si ritrova ad aspettare e far passare le altre cordate in calata. Sconsigliata quindi nel fine settimana.
Con una corda singola da 70m le calate sono quattro; 10 metri, 35 metri, 25 metri, 30 metri. Con due mezze corde le calate sono invece due (10+35 e 25+30; sconsigliato effettuare le prime tre lunghezze con un’unica calata, si arriva al pelo e le corde sono difficili da recuperare). Tutte le soste sono molto comode e dotate di catena ed anello di calata. In ampi tratti delle doppie non si poggiano i piedi sulla parete e ci si cala nel vuoto. L’arrivo è a pochi metri dall’acqua, molto comodo, dove sono presenti numerosi spit collegati tra loro da un cordone blu.
La via presenta 4 tiri di corda (p1=25 m/4c; p2=25 m/4b; p3=35 m/4a-b; p4=10 m/III) ed i pochi spit presenti sono molto distanti tra loro (10m circa). Vanno quindi integrati a dadi e friends. Sulla via si trovano anche vecchi chiodi e cordoni. I chiodi sembrano ancora buoni, ed io li ho usati dove possibile, ma il problema principale è che la traccia a chiodi è spesso più interna rispetto a quella moderna a spit. Si arrampica per la maggior parte del tempo all’interno di un camino, lo stile di arrampicata è quindi molto in spaccata.
Nota: Se si è alla prima esperienza a Gaeta, si può anche lasciare una corsa statica da 100m, fissa sulla terza sosta (quella più a dx e fuorimano) presente nel terrazzino dove si iniziano le calate. In questo modo, in caso di problemi, la si può usare a mo’ di corda fissa per superare i passaggi più difficili.